L’Allarme-Meteo si articola in quattro diversi livelli contrassegnati con numeri da 1 a 4 e corrispondenti colori; verde, giallo, rosso e viola. La suddivisione si orienta in primo luogo in base ai potenziali danni a cose e persone derivanti dal maltempo, dai parametri dei dati fisici e non sempre a valori soglia fissi.
Il meteorologo incaricato è così in grado di tenere meglio conto dei precedenti meteorologici e della stagione (ad es. determinanti in caso di inondazioni e allarmi idrogeologici) nell’ambito della sua valutazione. Per esempio 8 centimetri di neve fresca in pianura in ottobre comportano un allarme meteo. Invece nei mesi invernali si tratta di un evento normale per la stagione e perciò non vengono emessi allarmi.
Gli allarmi per maltempo sono di due tipi: preallerte e allarmi. Le preallerte sono emesse con un anticipo che può arrivare fino a 48 ore, quando i fenomeni di maltempo in zona sono probabili, ma sono ancora possibili variazioni di intensità, traiettoria e/o durata. Negli allarmi invece la tempistica dei fenomeni è certa. (almeno così ci si prova e si spera!)