Le elaborazioni matematiche del modello NCEP – CFS (seconda versione), arrivati alla fine del 2015, pongono quest’anno come decisamente più caldo rispetto ai precedenti, con un’anomalia di circa +0,270°C rispetto alla norma 1981-2010.
Si tratta dell’anno più caldo dal 2007, che ebbe un’anomalia di +0,283°C, mentre il più caldo in assoluto resta il 2005, quando l’anomalia termica globale risultò pari a +0,340°C.
Questo calcolatore integra i dati delle stazioni terrestri presi dal NCEP statunitense, con quelli del modello matematico CFS, in modo da coprire tutte le zone del globo che non presentano stazioni di misurazione (e sono tante, basti pensare ai deserti, le vette montuose, i Poli e gli Oceani), per garantire una migliore rappresentazione della distribuzione della temperatura.
I dati di questa elaborazione concordano con quelli rilevati via satellite.
L’anno è stato caldo in quanto interessato dal fenomeno del Nino, nella mappa si vede molto bene l’anomalia termica positiva nell’Oceano Pacifico occidentale e centrale.
Dalla parte opposta, è ben visibile invece il “Blob”, cioè l’anomalia termica negativa presente sull’Atlantico Settentrionale, che ha causato un’annata fredda anche sulle zone circostanti (dalla Groenlandia, al Canada Orientale, all’Islanda, alle Isole Britanniche).
E’ stato invece un anno caldo sull’Artico, freddo invece sull’Antartico.
Resta da vedere se, continuando l’anomalia fredda sull’Atlantico Settentrionale, una volta attenuatosi il fenomeno del Nino, i suoi effetti si espanderanno, coinvolgendo anche il resto d’Europa oltre alle Isole Britanniche.
Mappa da weatherbell. Può consultare il rapporto NOAA del 2015 generato da meteotower.it