Circa 100 feriti, 54 sono bambini. Secondo i media francesi Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha beffato i servizi di sicurezza della Promenade des Anglais fingendosi un fornitore di gelati. Fermata la moglie dell’attentatore
Terrore e strage a Nizza, durante la festa del 14 luglio. Un camion a 80 km all’ora ha falciato la folla: 84 morti, molti bambini e adolescenti. E il bilancio potrebbe salire ulteriormente. Il procuratore, Francois Molins, ha riferito di 202 persone ferite, 52 in condizioni gravissime e 25 in rianimazione.
Anche tra i feriti tanti bambini, diversi di loro lottano tra la vita e la morte. Due sono deceduti questa mattina dopo un intervento chirurgico. Molti italiani risultano ancora irrintracciabili, quindi ancora “dispersi”. La Farnesina è al lavoro. Identificatol’attentatore, che è stato ucciso: Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni. Era depresso per il divorzio. Noto alla polizia per violenze e uso di armi, era stato in libertà vigilata, ma non risultano legami con il terrorismo. Secondo fonti tunisine invece l’attentatore sarebbe un tunisino emigrato con il padre estremista islamico. Media francesi riferiscono che sarebbe stata fermata la moglie e che nella casa del killer non sono state trovate né armi né esplosivi . Sempre secondo i media francesi il killer avrebbe beffato i servizi di sicurezza della Promenade des Anglais fingendosi un fornitore di gelati. Da domani tre giorni di lutto nazionale in Francia.
Gravissimo un italiano. E’ stato trovato dai familiari, ricoverato all’ospedale Pasteur di Nizza in gravissime condizioni, Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di S.Michele di Mondovì (Cuneo), uno degli italiani coinvolti nella strage di Nizza che mancavano all’appello. Non si hanno ancora notizie, invece, della moglie, Marinella Ravotti, 55 anni, dipendente dell’Asl. La coppia era in vacanza dall’inizio della settimana nella ‘capitale’ della Costa Azzurra, dove è proprietaria di una casa.
La prima vittima dell’attentato terroristico è una donna musulmana, Fatima Charrihi, madre di sette figli. Lo riporta l’Express citando il figlio della donna che la definisce “una vera musulmana”. “Indossava il velo, praticava l’islam vero, non quello dei terroristi”, ha raccontato. L’Express pubblica anche la foto del permesso di soggiorno della famiglia. Secondo il figlio la donna è la prima vittima perche’ “prima di lei non c’erano altri cadaveri”. C’è anche un bambino svizzero tra le vittime dell’attacco di Nizza. Oltre a una ticinese 54enne è deceduto nell’attacco anche un bambino, riferisce un comunicato delle autorità elvetiche citato dall’agenzia di stampa svizzera Ats.
L’attentato di Nizza, “anche se non è stato ancora rivendicato, corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste” e sui media, ha detto il procuratore Francois Molins.
Fonte:ANSA.it