Mentre in Italia ed in Europa si attende l’arrivo di freddo e gelo, nell’Atlantico prende piede il primo uragano dell’anno 2016, anomalo e decisamente prematuro. Proprio quando tutto sembrava fatto, ovvero il posizionamento dell’anticiclone delle Azzorre in modo da garantire la discesa del freddo sul Mediterraneo immediatamente ad Est di questo asse, l’uragano Alex cambia le carte in tavola. Con una pressione minima di 978 hPa,Alex è in grado di scatenare raffiche di vento oltre i 140 km/h e punta dritto l’arcipelago delle Isole Azzorre.
L’uragano Alex non è molto violento, infatti è appena al primo grado della scala Saffir Simpson ed entro 48 ore è previsto un graduale indebolimento e la cessazione dello status di uragano in favore di quello da tempesta post-tropicale, ma è forte abbastanza per generare scompiglio nei modelli matematici e rendere complessa ogni tendenza meteo oltre le 72 ore. Alex dovrebbe andare verso Nord ed essere assorbito dal lobo canadese del vortice polare, costringendo l’anticiclone azzorriano a spanciare su Francia e Italia e garantire così condizioni di tempo stabile e soleggiato, ma è troppo presto per parlarne ora.