Ora le depressioni atlantiche colpiranno il Centro-Sud
Dopo le prime piogge e anche la debole neve padana, ora toccherà al Centro-Sud ricevere la sua razione di maltempo. Attenzione che non farà molto freddo sull’Italia peninsulare, e quindi la neve cadrà solo in Appennino, a quote medie. Le depressioni nord-atlantiche continueranno a scorrere sul paese sino al 7/8 gennaio.
Inquinamento spazzato via dalle piogge
Il cambiamento circolatorio sta determinando quella pulizia della bassa troposfera che tutti aspettavamo. I livelli delle polveri sottili sono letteralmente crollati al Nord, in particolare sulla Pianura Padana, dove ora l’aria è pulita. Va detto che spesso di fronte a questi problemi, la politica sceglie la via più semplice e demagogica, ovvero quella dell’emergenza. Ma bloccare il traffico non serve a quasi niente da un punto di vista fisico-chimico. Servirebbero invece delle politiche razionali di medio-lungo termine, volte ad abbassare radicalmente l’immissione di inquinanti. Per dirla in breve, serve ripensare il nostro sistema di vita, assolutamente spropositato rispetto alla capacità dell’ambiente di reggere l’urto.
Tregua zonale dopo Epifania
Dopo l’Epifania, il fronte polare salirà di latitudine lasciando l’Italia sotto il tiro di correnti zonali più miti e meno cicloniche. Tale tregua meteo non va per ora paragonata al mostruoso dominio altopressorio di dicembre. Anche perché vi sono segnali di dinamismo invernale per la metà di gennaio.
Conclusione
Ribadiamo quello che abbiamo scritto ieri.
Dopo un novembre anomalo e mite, con la sola eccezione della sortita artica di fine mese, e soprattutto dopo un dicembre senza inverno, dominato da un assurdo anticiclone subtropicale, anche piccoli segnali di inverno fanno piacere. Così è stato per la neve che è arrivata al Nord, anche se bagnata e scarsa. Ora ci attende una fase perturbata e poi una nuova tregua barica. Il freddo vero rimane ancora lontano dall’Italia. Vedremo fino a quando.